martedì 21 novembre 2017

SINTESI CHIMICA DELLE PROTEINE

Autori: Roberta e Sara

Per ottenere le proteine si possono usare tre modi:

Sintesi chimica
•Espressione DNA ricombinante
•Isolamento e purificazione

Per fare la sintesi ci sono due motivazioni:
Chimica à ricerca di nuove reattività o nuovi metodi automatizzati, per la sintesi efficace.
Farmacologica à vengono usati come strumenti di indagine, per diagiosi,analisi, ecc.
La sintesi chimica sfrutta la chimica organica per formare il legame peptidico, la catena viene formata aggiungendo un aminoacido alla volta e ad ogni step vengono fatte la purificazione, l’isolamento e la caratterizzazione del prodotto.
Per sintetizzare la proteina gli aminoacidi devono allinearsi nella corretta sequenza, per fare ciò vengono utilizzati dei gruppi funzionali prottettori quindi i 2 gruppi funzionali che devono formare il legame peptidico sono liberi. Dopo la formazione del dipeptide si puo procedere con un allungamento graduale (si aggiungono uno ad uno gli aminoacidi) o con la condensazione di oligopeptidi (si utilizzano gli oligopeptidi invece degli aminoacidi). 
Un  buon gruppo prottetore si deve legare stabilmente con l’aminoacido, deve avere scarsa reattivita con l'aminoacido e allo stesso tempo deve essere facilmente eliminabile e rimuovibile in modo selettivo.

Ecco alcuni gruppi prottetori delle amine, delle catene laterali e del carbossile:

Gruppo Benzilico

Boc
Fmoc
Gruppo benzile
Le sintesi possono essere fatte in fase liquida o in fase solida:

La fase liquida viene fatta da C à N terminali, quindi in ordine inverso; uno dei problemi maggiori è che in questa sintesi è necessaria la purificazione del peptide ad ogni passaggio per evitare l'accumolo di impurezze.
La fase solida invece utilizza una resina poliesterenica (dove è presente il 2% di divinilbenzene, per creare lagami incrociati).
La peculiarità della sintesi su fase solida è che è possibile automatizzare il processo.

VANTAGGI
•Sintesi proteine «non-naturali»
•Introduzione aminoacidi custom
•Introduzione aminoacidi fluorescenti
•Processo automatizzato
•Alte rese ed alta purezza
•Sintesi di piccoli peptidi terapeutici (es: ormoni,  ossitocina...) non ottenibili per DNA ricombinante o isolamento

SVANTAGGI
•È efficace soltanto per proteine piccole (< 300 aminoacidi)
•Possibili problemi di folding(spesso assistito da complessi proteici)
•Possibile ossidazione di aminoacidi (cys)
•Problemi nel legame con metalli (richiede molta analisi postsintesi)

LIMITAZIONI
•Non è possibile fare le modificazioni post-traduzonali.


MODIFICAZIONI POST TRADUZIONALI


mercoledì 8 novembre 2017

STRUTTURA E FUNZIONE DELLE PROTEINE


DOGMA DELLA BIOLOGIA
Autori: Roberta e Sara

DNA => trascrizione => RNA => traduzione => PROTEINA
Per arrivare al DNA partendo dall’RNA c'è la trascrizione inversa.
Le proteine sono macromolecole biologiche essenziali per la cellula (qiundi la vita), in una cellula secca il peso delle proteine è del 50%.


Le MILESTONE conquistate dalla scoperta delle proteine sono 3:
1.     Sequenza delle proteine, la prima ad essere sequenziata fu l'insulina che portò il premio nobel a Sanger. (1943)
2.     Ogni proteina ha la propria sequenza specifica, sanger sequenziò le basi negli acidi nucleici. (1955)
3.     Struttura delle proteine a livello locale ad alfa-elica o beta-foglietto (1951), mentre a livello globale determinate proteine hanno conformazione globulare come l'emoglobina. (1959)

La chimica delle proteine
Gli amminoacidi sono molecole organiche costituite da:
-NH2 gruppo funzionale amminico
-COOH gruppo funzionale carbossilico

I due sono legati covalentemente ad un atomo di carbonio che prende il nome di carbonio alfa a cui sono legati un idrogeno e una catena laterale che determina l'amminoacido.
L'amminoacido è in forma zwitteriorica (possiede due gruppi di carica polare opposta) quindi sono a pH fisiologico.
Gli aminoacidi naturali nell'organismo umano sono 20; possono essere riconosciuti in tre modi: nome esteso (alanina), codice standard (le prime tre lettere dell’Aminoacido esteso “ala”), codice fasta solo una lettera (A).
Steriochimica degli aminoacidi, possono assumere solo 2 conformazioni distinti in D e L; in natura le proteine sono costituite SOLO da quelle L.

Gli Aminoacidi
LEGAME PEPTIDICO
Gli aminoacidi si legano tra di loro solo con il legame peptidico (legame covalente) ed è la base di strutture proteiche. Il legame avviene tra un carbossile e un ammino quindi  -COOH-NH4-; in base alla rotazione di questo legame la proteina assumerà una determinata struttura.
Il legame peptidico è stabile al pH 5-8 e puo essere scisso per riscaldamento a 70°C o chimicamente per idrolisi acida (come avviene nello stomaco per le proteine assunte con l'alimentazione).

STRUTTURA DELLE PROTEINE
·        primaria
·        secondaria
·        terziaria
·        quaternaria

La struttura primaria è la sequenza lineare degli aminoacidi che la compongono, unite dal legame peptidico descritti dall’ N-terminale a quella C-terminle; il confronto tra strutture primarie i parametri possono essere identità (%aminoacidi identici nella stessa posizione) e omologia (% di sequenze di due o piu proteine che sono omologhe).

La struttura secondaria di una proteina è l'arrangiamento tridimenzionale locale e regolare, possono avere diverse confornazioni tra le principali: alfa eliche e beta foglietto. la maggior parte degli aminoacidi hanno queste conformazioni il resto non assumono una struttura organizzata, vengono chiamati loop o random coil.





·        L’Alfa elica è una conformazione elicoidale destrorsa con le catene laterali unicaminte rivolte all'esterno, formando un backbone interno. Mentre le sinistorse al contrario hanno le catene laterali rivolte all'interno e il backbone all'esterno.









·        Il Beta-foglietto presenta una conformazione estesa a zig-zag del backbone, la conformazione b-antiparallelo una catena laterale verso un lato e l'altra verso l'altro lato, formando un interazione debole di tipo legame a idrogeno, questa è la piu stabile e favorevole.

·        Loop sono strutture irregolari di lunghezza variabile e sono molto flessibili, di solito si trovano alla fine o l'inizio delle due strutture per mettere in comunicazione la struttura stessa.

La formazione della struttura alfa-elica è favorita dal punto di vista entropico, le proteine hanno necessita di coprire e proteggere i legami ad idrogeno che si istaurano a livello del backbone.
La formazione del beta foglietto è favorevole per gli aminoacidi "ingombranti" come quelli che hanno sulla catena laterale cicli e anelli aromatici e lunghe catene.
Oggi è possibile predire la struttura che una proteina ha grazie a dei prgrammi informatici.

La struttura terziaria è correlata direttamente alla struttura primaria e come le varie strutture secondarie si associano tra di loro componendo così una struttura tridimenzionale vera e propria. Questo si chiama “folding” che da origine alla struttura nativa energeticamente favorevole senza la quale la proteina non potrebbe svolgere la sua funzione. in questo modo due aminoacidi distanti tra di loro nella struttura primaria possono trovarsi vicini tra di loro.

La struttura quaternaria è l'organizzazione piu complessa, si assemblano due o piu sub-unità che possono essere uguali tra di loro o diverse; interazioni p-greco p-greco si formano delle interazioni intermolecolari di non legame tra anelli aromatici, queste interazioni sono essensiali nel DNA e RNA; si possono formare tre tipi, sandwich (sovrapposti), t-shaped (perpendicolari tra di loro) e parallel-displaced (sfalzati).
FUNZIONE DELLE PROTEINE.

L'azione specifica di molte proteine caratterizzano la vita dell'essere umano, una piccola aterazione di anche una singola proteina possono dare patologie a volte anche gravi, come, le funzioni:
·        Strutturale, formazione e mantenimento della funzione strutturale dando sostegno elasticità e resistenza alle cellule ai tessuti e quindi agli organi COLLAGENE (collagenasi) e ACIDO IALURONICO.
·        Enzimatica, enzimi sono delle proteine, catalizzarori, diminuendo l'energia di attivazione di una reazione aumenta la velocita della stessa, la catalisi avviene spesso per modifiche conformazionali, la proteina si lega all'enzima nel sito accettore, attivando la reazione e una volta finita la rilascia, l'enzima è dinuovo disponibile.
·        Trasporto e deposito, l'organismo per vivere ha bisognio di trasportare sostanze nutritive a tutte le cellule come la transferrina e l’emoglobina veicolando il ferro e l'ossigeno mentre un esempio di deposito è la ferritina che deposita il ferro.
·        Difesa, anticorpi.
·        Ormonale e fattori di crescita.

·        Recettoriale e di trasduzione del segniale, molte delle informazioni che vanno alla celluna non possono passare la membrana, per questo ci sono recettori di membrana che fa passare il segnale.
Emoglobina

giovedì 19 ottobre 2017

RESEARCH & DEVELOPMENT

R&D
MODERN DRUG DISCOVERY

Le fasi di questo processo sono tutte controllate dal ministero della salute; dalla sperimentazione animale fino al marketing.

Etravirina










I vari step sono:
  • Early Stage che comprende: target identification, hit generation (tanti candidati), lead generation (pochi candidati).
  • Preclinical Studies: Vengono effettuati in animali da laboratorio.
  • Fase 1: farmacologia clinica: viene testato su 20-80 volontari sani e ha la durata di 1-2 anni, viene studiata la farmacocinetica “ADME”, la farmacodinamica e la bio disponibilità.
  • Fase 2: studio di efficacia: il principio attivo viene testato su pazienti volontari per monitorare l'efficacia terapeutica, si effettuano trattamenti placebo se eticamente possibile. (cieco e doppio cieco)
  • Fase 3: studio multicentro: viene esteso su un numero maggiore di persone (1000-3000), viene studiata l’efficacia del Principio Attivo, il suo beneficio rispetto ai competitor e il rapporto rischio beneficio. Il Principio Attivo e un placebo vengono somministrati casualmente (un paziente riceve sempre il Principio Attivo mentre un altro riceve sempre un placebo) per avere una risposta esclusivamente data dal nostro Principio Attivo e non dalla diagnosi condizionata che può dare il medico. Lo studio viene fatto in pazienti di diversa etnia e con diversi stili di vita.
  • Review and Approval: Serve per rimettere insieme i dati degli studi ed avere l'approvazione di commercializzazione (AIC), di solito questo passaggio dura 1-2 anni.
  • Market e fase 4: vendita del farmaco e la post vendita (la farmaco vigilanza) effetti indesiderati, casi avversi e peculiarità che non sono emerse dallo studio durante le fasi.

In tutto per completare lo sviluppo di un nuovo principio attivo ci vogliono in media 10-15 anni.


TARGET IDENTIFICATION

Identificare il target significa:
Oportunità di un bisognio terapeutico, strategia di marketing (essere il primo, essere l'unico) identificazione della molecola bersaglio (conoscendo il motivo della patologia "creare" una macromolecola per eliminare il problema).
Hit è una molecola che interagisce con la proteina bersaglio, modulando l'attività della proteina. Hit generation è il modo piu veloce di selezionare futuri lead compounds e la screening di grandi collezioni di molecole possono essere chiamate librerie o database, spesso gernerate da computer o vengono fatte le molecole in laboratorio e analisi del risultato in modo automatizzato. I metodi ideali per avere uno screening perfetto sono: riproducibili, efficaci, attendibili, automatizabili, economici. Questi possono essere in silico (virtual screening) in vitro HTS high throughput screening e può essere di tipo biochimico o cellulare.
Lead oltre ad avere le proprietà dell'hit ha anche caratteristiche che la rendono simile ad un agrente terapeutico (efficacia in vitro e in vivo, farmacocinetica e farmacodinamica). Per ottimizzare il lead serve: il disegno, la sintesi della molecola, test in vitro poi in vivo ottimizazione se va perfezionata quindi si ritorna a disegnare ecc.. e poi si passa al candidato e preclinica.
Sperimentazione preclinica viene fatta su un numero ristretto di leads (20-30) e mirato a dimostrare la farmacocinetica, quindi la potenziale tossicita (ADME) 


ASSORBIMENTO, DISTRIBUZIONE, METABOLISMO E ESPULSIONE.

Le tre R per la sperimentazione clinica rimpiazzare, ridurre e rifinire.
La Preclinica è divisa in fasi:
1.     Tossicità, meccanismo di azione, stabilità al principio attivo e interazione con eccipienti.
2.     Fase A, ADME tossicità sub-acuta o cronica tossicita riproduttiva.
Fase B, mutagenesi o cancerogenesi, sintesi scale-up, realizzazione delle forma farmaceutica stabilità finale.

Autori: Roberta e Sara


Nevirapina
Mutant HIV-1 Reverse Transcriptase
 in complex with Nevirapine

martedì 30 maggio 2017

FINE PRIMA PARTE

Dopo un anno e due mesi dall'inizio del corso siamo giunti al termine delle lezioni di teoria e di laboratorio. E' stato un bel percorso, interessante, allegro, entusiasmante, coinvolgente, interattivo e...non lo neghiamo a volte anche pesante, ma nella norma della quotidianità delle cose 😊

Tra poco inizierà la seconda parte che, come in tutte le cose (film, libri, teatro...) è quella più energica e grintosa 😎. Ci aspetta uno stage di 800 ore in azienda e scalpitiamo dalla voglia di iniziare!

Ancora non sappiamo dove andremo ma lo scopriremo a breve, intanto ci facciamo un'altra cena tutti insieme e brindiamo...ALLO STAGE! 😎

Autori: Roberta e Sara

mercoledì 19 aprile 2017

ESTRAZIONE DELLE PROTEINE DAI TESSUTI DI ANIMALI

Si possono usare diversi metodi per la lisi cellulare per estrarre le proteine da un tessuto.
Questi metodi si possono dividere in due gruppi: metodi meccanici e metodi fisici. In questa esperienza noi abbiamo usato un dei metodi meccanici, l'omogenatore a pestello (potter).


Per prima cosa ci hanno dato un organo (cuore o fegato) da pulire, per la pulizia si procede con delle pinze, bisturi o forbici. si tolgono tutte le impurezze dal nostro organo (come vene grasso ecc.).
si pesa il nostro organo e si taglia in piccoli pezzi.

falcon con i campioni di tessuto




pulizia del fegato
pulizia del cuore







 Si porta una parte dell'organo dentro il pestello e si pesa il contenuto, dopo aver pesato si inizia a pestare, aggiungendo acqua e in seguito acetonitrile per evitare l'aggregamento delle proteine.
Si porta il contenuto in una falcon.














Si centrifuga l'estratto per ottenere nel sovranatante le proteine e nel pellet le cellule lisate.
Si fa una lettura allo spettrofotometro.

attesa durante la centrifuga






Autori: Roberta e Sara